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Fattori SEO 2011 – SEOmoz e GiorgioTave

L’altro giorno, nel corso di un webinar, Giorgio Taverniti ha presentato il frutto dell’indagine fatta in questi ultimi mesi del 2011 sui ‘fattori’ capaci di incidere, positivamente o negativamente, sul posizionamento di un sito negli indici dei motori di ricerca.

Per chi non lo sapesse si tratta della versione italiana della più nota indagine sui Search Ranking Factors curata periodicamente da SEOmoz di Rand Fishkin.

Per ‘versione italiana’ intendo semplicemente il fatto che le due indagini utilizzano un approccio metodologico molto simile, soprattutto nella esposizione e nella raccolta dei dati.

Ma si tratta di due indagini diverse, entrambe originali ed entrambe utilissime e ‘da studiare’.

Sono diverse le domande poste, sono diversi ovviamente gli esperti interpellati dai due portali; diverso il trattamento e l’integrazione dei dati raccolti, dove SEOmoz ha il vantaggio di aver curato da ben 6 anni questa formula dell’indagine periodica sui fattori seo, e può quindi vantare capacità di rielaborazione probabilmente superiori a quelle per il momento a disposizione del portale italiano.

Ma, anche su questo punto, devo dire che quest’anno lo staff di GiorgioTave ha allestito un gestionale molto intelligente, e non a caso rispetto all’edizioni precedenti questi Fattori SEO 2011 rappresentano probabilmente un contributo tutt’altro che periferico nel dibattito di settore.

Insomma, fatte le dovute proporzioni, direi che gli italiani hanno sempre meno da invidiare ai seo targati Usa; tanto di cappello (bianco o nero che sia) quindi a GiorgioTave che sta alimentando da alcuni anni questo genere di indagini, a beneficio dell’intero mercato italiano della Search.

Come interpretare i dati? Personalmente condivido lo spirito che traspare dall’Introduzione ai ‘Fattori 2011‘ elaborati da GiorgioTave.

Quali sono i fattori che influiscono sul posizionamento organico di una pagina su Google?

Se vogliamo scoprire i numeri inseriti in un qualche complicato algoritmo, questa domanda non ha molto senso: […] anche considerando infiniti aspetti, non riusciremmo comunque ad interpretare meccanicamente le scelte di Google. Processi stocastici ed algoritmi ad apprendimento automatico rendono il motore di ricerca impossibile da decodificare.
[…]

Chi dai dati pensa di estrapolare regole ferree o di scoprire i fattori segreti degli esperti, rimarrà deluso; chi invece vuole […] fare un punto generale su di un argomento in continua evoluzione, troverà pane per i suoi denti.

Una raccolta di opinioni, per quanto ben formulata e ben organizzata, rimane al livello di ‘indagine generale’, riassume delle idee soggettive in una rielaborazione ad uso collettivo che può avere al massimo valore formativo, ma non certamente risvolti di applicazione concreta immediatamente spendibili in serp.

Leggere i Fattori 2011 serve a confrontarsi e a confrontare le proprie conoscenze seo con quelle di un nutrito gruppo di addetti ai lavori, nulla di più.

Non sono ‘trucchi’, quelli che emergono dall’indagine; e non potrebbe essere altrimenti.

Mentre invece si possono leggere opinioni e punti di vista forgiati dall’esperienza diretta. Non a caso il tenore delle risposte è tutto sommato uniforme; molto più di quanto mi sarei aspettato, considerando le ‘sempre travolgenti’ innovazioni proposte per la Search, tra algoritmi di Google in continuo mutamento ed emersione del macro-fenomeno ‘Social’, che senza dubbio non poteva essere escluso dai temi di fondo dell’indagine.

Fare seo in Italia – L’opinione degli esperti

Fattori seo 2011

Voglio solo riassumere goffamente i tratti di fondo dell’indagine di quest’anno, mentre invece rimando alla consultazione integrale dei ‘Fattori‘ per disanime meno superficiali.

In sintesi:

Le componenti offsite legate alla link building sono tra gli elementi irrinunciabili cui i seo continuano a guardare con attenzione, ancora nel 2011.
Rimangono molto importanti le componenti onpage, legate prevalentemente all’ottimizzazione dell’output html e soprattutto alla produzione di contenuti (‘copywriting orientato alle keyword’? Sì, in sintesi..).
– C’è un calo dell’attenzione per quanto riguarda le caratteristiche legate al nome a dominio, che però va inquadrata più che altro come riflesso della battaglia (?) di Google contro lo spam da ‘exact keyword match domains’; lo si vedrà meglio con il confronto tra i fattori di GiorgioTave e i ‘factors‘ di SEOmoz.
– Tra i fattori indipendenti da codice e backlink emergono le metriche social, ma giustamente queste non vengono esasperate come panacea per il ranking, come spesso potrebbe sembrare a leggere gli ultimi apostoli del social media marketing. E’ un fattore importante, relativamente importante, ma non tra i prevalenti.
– In ultimo invece va menzionato senza dubbio l’accento posto sui fattori ‘negativi’ per il ranking sui motori di ricerca. Le penalizzazioni, insomma; o comunque il peso della svalutazione o della non ottimale quotazione di un documento, di una pagina o di un sito a seguito di elementi algoritmici tendenti a ‘contenere’ o a sminuire l’importanza di un contenuto rispetto ad un altro.

Nella mia forzatissima sintesi chiaramente non emergono particolari novità, rispetto al dibattito generale sull’argomento, alimentato costantemente da forum, blog e discussioni sui social.
Compaiono le metriche social e vengono considerati seriamente i fattori negativi; per il resto le ‘basi’ della SEO non sembrano essere tanto cambiate.

In realtà solo una lettura approfondita delle singole risposte degli esperti può dare spazio ai lenticolari aggiornamenti dello ‘stato dell’arte’, che è tutt’altro che statica ultimamente.

Il punto è che un algoritmo non muta dall’oggi al domani; mentre invece solo il confronto e l’individuazione di trend generali, che si intersecano con le novità sempre in agguato, può fare luce su meccanismi tanto complessi quanto necessariamente sottoposti a continua verifica sul campo.

Nelle risposte dei singoli, dicevo, si possono cogliere le nuove preoccupazioni e i nuovi spunti di un mestiere in continua evoluzione; e al contrario, quindi, saranno le novità quelle che balzeranno agli occhi, soprattutto ai colleghi non proprio imberbi e con i pantaloncini corti.

Per tutti, comunque, le risposte ai 60 quesiti proposti per i Fattori SEO 2011 possono costituire un’ottima raccolta di linee-guida per occuparsi di posizionamento nei motori di ricerca nei mesi a venire.

SEOmoz vs GiorgioTave

Anche qui devo correre il rischio di esporre un giudizio sintetico. E’ bene ribadire che il numero e il tipo di domande proposte da SEOmoz differisce del tutto da quelle predisposte da GiorgioTave.

Search Ranking Factors

Un confronto speculare è pertanto privo di significato; anche se ovviamente i dati di fondo non sono per nulla distanti, anche al di là della singola formulazione delle varie domande.

Ad esempio, SEOmoz insiste in modo particolare nella valutazione dei fattori agenti al livello del singolo documento (‘Page Level‘), o piuttosto dei fattori in valutazione sull’intero nome a dominio (‘Domain Level‘).

In realtà anche GiorgioTave ha previsto questo genere di domande, e non per nulla americani e italiani concordano sul fatto che la presenza della keyword nel nome a dominio è tra i fattori destinati a calare progressivamente, rispetto al passato.

Anche se formulato in modo diverso, italiani e americani continuano comunque a ritenere indispensabile la creazione di ‘trust’ in favore di un dominio.

Sulle metriche social gli americani ritengono probabile un loro progressivo incremento di peso rispetto agli altri fattori, ma per il momento non ne sopravvalutano l’impatto generale, esattamente come facciamo anche noi.

Naturalmente per una disanima meno frettolosa rimando comunque ai Search Ranking Factors e alla loro lettura integrale.

Ad una prima lettura quello che posso senz’altro scrivere è che i seo italiani non hanno nulla da invidiare ai colleghi statunitensi interpellati da SEOmoz; lo stesso vale per la formulazione dei quesiti e per l’elaborazione dei dati effettuata dal portale italiano, che anzi si presta meglio alla diretta consultazione da parte di un pubblico non necessariamente iper-specializzato.

Concretamente, i ‘factors‘ vanno letti e studiati quanto i ‘Fattori GT‘; ma naturalmente questi secondi hanno la precedenza.

Perchè GiorgioTave ha posto meno quesiti rispetto a SEOmoz, ma li ha formulati con sapienza; e lo spazio offerto alle risposte dei singoli mi sembra assai più utile rispetto alla rielaborazione proposta da SEOmoz.

Perchè si tratta di una lettura non proprio brevissima, in entrambi i casi; e tutt’altro che indifferenziata, perchè anzi entrambi i documenti abbondano di tecnicismi che probabilmente rischiano di essere ignoti per alcuni o non perfettamente comprensibili per tutti. Pertanto la lingua italiana è un vantaggio innegabile per i Fattori SEO 2011 raccolti da GiorgioTave.

Gli esperti

Nell’elenco di 42 seo italiani che hanno partecipato spiccano i nomi di alcuni ‘guru‘ arcinoti, oltre a quelli di moltissimi amici e (qui un ‘bravo’ di tutto cuore a Giorgio) amiche. Colleghi che lavorano presso agenzie, che si occupano di formazione, freelance; colleghi che gestiscono il loro business in proprio o anche più giovani colleghi seo, che spero di poter conoscere in futuro.

Insomma, tanta gente che a stare qui a linkarla non finivo più; e invece voglio chiudere qui, senza stare troppo a ricamare.

Tutta gente che lavora nel settore, questo mi sembra di poterlo dire con estrema franchezza.

Tutta gente preparata, in gamba.
Pertanto la mia micragnosa e incompetente partecipazione, opportunatamente diluita, non ha inficiato l’indagine.

A parte scherzi, i ‘Fattori‘ di quest’anno sono senza dubbio un utile contributo per chi ha intenzione di fare posizionamento nei motori di ricerca nel 2012.

Vi lascio al video-tutorial per la consultazione dei Fattori SEO 2011, che poi non è altro se non il video del webinar dell’altro giorno.

Non senza un sentito ‘GRAZIE‘ allo staff di GiorgioTave.it, e ‘COMPLIMENTI‘ per lo sviluppo del gestionale e per l’organizzazione.

Discussione

  •     Andrea   -  

    Quanto adoro il tuo scrivere !!!!

    Ti voglio sul comodino di casa…da attivare on-demand.

  •     Seo Guru   -  

    Sul comodino va bene, ma ‘in alternativa al sonnifero’ direi… 😀
    Ciao Andrea, ci si vede al Convegno!

  •     Alessandro   -  

    Ohh.. a leggerti mi è venuta voglia di andare a prendere un Talisker.
    🙂
    Comunque, ritengo anche io che non esistono affatto differenze sostanziali tra i bravi seo italiani e i bravi seo americani. Nella forma, se così vogliamo dire, cambia il bacino di utenza, ma solo quello. Anche se non è mica poco.

  •     Seo Guru   -  

    Ho scritto da sobrio, anche se non sembra.
    Ma si rimedia subito con un bel Martini rosso, che è pure quasi ora di mettersi a nanna.

    🙂

  •     Andrea   -  

    Alla grande…sono proprio felice che anche tu sarai al Convegno !!!! A questo WE.

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