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Google Social Search, tra personalizzazione e caffeina

Sarà il gran parlare di Caffeine che si fa in queste ultime settimane, sarà che in effetti si iniziano a vedere anche nelle serp italiane gli effetti della nuova infrastruttura e dei nuovi filtri: forse proprio per questo vale la pena di riprendere alcuni video sulla Google Social Search, tra i vari prodotti dai ‘ragazzi’ di Mountain View.

A partire dal più recente, che da per avvenuta l’introduzione della Social Search per le query effettuate su Google.com.

Il primo passo in un continuo sforzo per rendere l’esperienza di ricerca di Google ‘sociale’ come il web stesso, la Google Social Search è una nuova funzionalità che prova ad integrare i contenuti web pubblici dei tuoi amici e dei contatti online. Attualmente è disponibile su google.com per tutti gli utenti loggati.

Insomma, una vera e propria rivoluzione nella personalizzazione dei risultati di ricerca: ma non è certo una novità per gli addetti ai lavori, dato che questo cambiamento era preventivato fin dal principio dello sviluppo della Google Social Search.

Le parole di Maureen Heymans l’avevano ampiamente annunciato fin dalllo scorso ottobre.

I tuoi amici e contatti sono una parte fondamentale della tua vita online. La maggior parte delle persone sul web oggi stabilisce connessioni e pubblica contenuti web in molti modi diversi, tra cui blog, aggiornamenti di stato e tweets. Questo si traduce in una rete pubblica di contenuto sociale che ha particolare importanza per ogni persona. Purtroppo non è sempre facilissimo trovare quello che cerchiamo, in semplicità e senza sforzi. Ecco perché oggi siamo testando un nuovo esperimento su Google Labs chiamato Google Social Search, che potrà aiutarti a trovare i contenuti pubblici più rilevanti all’interno dell’ampio network di contatti che frequenti abitualmente.

Il lavoro di networking che facciamo sui social diventa una risorsa per migliorare la nostra esperienza di ricerca con Google.

Da una parte. D’altro canto sembra che la corsa alla ‘schedatura’ degli utenti internet sia sempre meno secondaria per lo stesso Google, ora che enormi network come FaceBook hanno dimostrato il ‘potere’ insito in questo genere di dati sensibili – spontaneamente offerti dagli utenti stessi, fra l’altro.

Quindi – mentre Google ha pubblicamente incluso i principali social tra le sue ‘fonti privilegiate’ per la scansione dei nuovi contenuti web – il search engine californiano continua a battere la pista dei ‘Google Profiles‘.

Integrazione tra i vari servizi Google come gli account YouTube e i tool per la posta (Gmail), i feed (Google Reader) e il blogging (Blogger): ma anche raccolta di dati, quindi, e di interconnessioni con il web che si espande sempre più a macchia d’olio.

Fare dei nostri profili pubblici su Google le pagine Hub dove radunare i nostri network e linkare i luoghi dove lasciamo le nostre tracce online, di ogni genere.

Più o meno questo l’invito dello stesso Matt Cutts, per’altro molto attivo sui principali social per il microblogging come FriendFeed e Twitter. Il video che segue è online già da un paio di mesi; eppure spiega meglio di qualsiasi altro la ‘logica’ e le caratteristiche della Google Social Search che piano pianino viene integrata alle normali funzioni di ricerca del più tradizionale e innovativo motore di ricerca del mondo.

Edit: 9 giugno 2010

Finalmente Google annuncia ufficialmente la completa diffusione della nuova infrastruttura per la ricerca web, Caffeine.

Sembra che il nuovo motore abbia una potenza strabiliante, in grado di reggere abbondantemente i ritmi di publishing forsennati cui ci hanno ormai abituati i grossi collettori sociali cui ci interfacciamo sempre più facilmente.

Ricerca per documenti testuali, orientata alla freschezza dell’informazione: ma modulata anche su tipologie molto più diversificate di contributi, come video, foto, aggiornamenti di status.

E ancora i soliti forum, e i blog.

Insomma Google Caffeine processa un fiume di dati e ce li rende con velocità ed efficienza, ampliando la gamma di risorse cui possiamo accedere attraverso le più semplici ricerche.

Caffeine lets us index web pages on an enormous scale. In fact, every second Caffeine processes hundreds of thousands of pages in parallel. If this were a pile of paper it would grow three miles taller every second. Caffeine takes up nearly 100 million gigabytes of storage in one database and adds new information at a rate of hundreds of thousands of gigabytes per day. You would need 625,000 of the largest iPods to store that much information; if these were stacked end-to-end they would go for more than 40 miles. [Fonte]

Edit: 8 settembre 2010

E’ uscito Google Instant: la ricerca in tempo reale sembra sempre più vicina anche per Big G!

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